Mmm, questione complicata. Io sono una di quelle persone che, come già detto, sente "Serie italiana" e rabbrividisce, ma non perchè io sia esterofila quanto, piuttosto, perchè in molte occasioni le chance che ho datto alle produzioni italiane si sono rivelate occasioni sprecate.
Inizialmente pensavo che la differenza tra noi e oltre oceano fosse soprattutto la recitazione ma con il tempo mi sono ricreduta, un po' perchè da quando seguo i tf in originale mi sono accorta che gli attori cani ce li hanno pure loro, un po' perchè gli stessi attori che mi sembravano pitbull della recitazione in certe serie si sono rivelati poi buoni mestieranti a cinema, teatro o persino in altre serie tv.
Dove sta allora il problema? Credo sia a monte, nell'organizzazione delle reti televisive che non sanno costruirsi un target e mirare prima di sparare a casaccio (gli unici target da noi sembrano essere le famiglie, le casalinghe e gli adolescenti che seguono "Amici" et simili). Ma insomma, a quelli tra i 20 e i 50 anni che hanno visto un po' di tv e magari anche un po' di mondo, che hanno senso critico e non sono imbecilli, non si riesce proprio a dare niente di buono che parli italiano?
E perchè mentre in america hanno capito che si possono cavalcare nuovi media come internet (e ci danno sotto con web-comics, web-episodes e cosine chiamate Lost Expirience) qui da noi i siti di rai e mediaset sono incomprensibili, complicati, statici e noiosi come quelli di 20 anni fa? Ma possibile che con i soldi del canone la rai non riesca nemmeno a pagare un webmaster che dia una rinfrescata a raiclick o raifiction? E su, gente, diamoci una svegliata invece di pontificare a caso sulla crisi della televisione, mandiamo qualcuno in giro su forum e blog di internet, vedi come si possono risistemare un po' le cose anche solo a sentire i pareri delle persone. Non serve nemmeno spendere più soldi, basta usare quella cosa chiusa dentro il cranio...
Mah... di cose da dire ce ne sarebbero ancora a migliori, e per onor di cronaca bisognerebbe anche citare quei due esempi italiani di buoni lavori che sono la Squadra e Quo Vadis Baby, che io non ho seguito interamente (ho solo spizzicato qua e là), ma che comunque si elevano sopra la media fin dal primo fotogramma che guardi, per impostazione tecnica, fotografia, regia, recitazione... ma questo sarà argomento per un altro post.

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